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Enolandia - Terre da Vino

Progetto Enolandia, Progetto per il rilancio dell'Astigiano

Visualizza il video del Progetto Enolandia


PREMESSA

Guarda la presentazione del progettoParto da una constatazione: Asti si sta spegnendo. Per una serie di ragioni che non sto qui a illustrare, negli ultimi dieci anni la nostra provincia è passata dai primi posti ai “penultimi” della graduatoria nazionale per la qualità della vita. Queste classifiche vanno prese con le molle, ma è indubbio che esse rappresentano comunque degli indicatori da non sottovalutare.
Non credo che Asti potrà ripartire se non troverà la forza di pensare più in grande e con maggiore concretezza. Serve un nuovo disegno strategico, un “progetto” di grande respiro capace di coagulare le speranze e gli interessi che ci legano ai territori circostanti e a noi affini.
In questi due anni ho sentito centinaia di persone, decine di amministrazioni,di imprese ed organizzazioni dentro e fuori della Provincia. Da tutti ho ricevuto importanti indicazioni, diverse fra loro, ma convergenti su alcuni punti nodali che mi hanno definitivamente convinto sulla linea da seguire. In base ad esse e all'esperienza maturata da sindaco e da parlamentare ho ritenuto di dover prendere questa iniziativa.
Essa punta ad inserire le esigenze locali in un disegno più generale che partendo da Asti si estenda prima alla regione e poi alla nazione attraverso l'elaborazione e l'approvazione di una legge nazionale per la valorizzazione delle terre del vino italiano nel mondo ( e non solo del vino) .

Perché una legge nazionale?
- perché è l'unico modo serio e concreto per costruire un piano di rilancio locale ( e localizzato) che sia al tempo stesso profondamente coerente e sinergico con gli interessi del Paese.
- perché soltanto quando ci siamo inseriti in un disegno di carattere nazionale siamo riusciti a realizzare cose veramente importanti. Il risanamento del Casermone, la caserma Colli di corso Alfieri, il nuovo Acquedotto, i Depuratori, la grande viabilità sono tutte grandi opere rese possibili da leggi nazionali a cui abbiamo saputo attingere. Lo stesso vale per opere più recenti, dall'Ospedale nuovo, all'Asti Cuneo, al Tunnel di Isola, alla prossima tangenziale Sud Ovest, alle opere collegate alle olimpiadi del 2006…

Un progetto che viene da lontano
D'altra parte quello che propongo è un progetto che viene da lontano. È' stato nel cuore e nella mente dei politici e degli amministratori più lungimiranti, di quelli che hanno saputo guardare avanti , interpretando con grande anticipo la direzione di marcia utile a sviluppo della nostra città . Penso a persone come Goria, Borello, Giraudi, Marchia, Tovo, Cirio, per citarne alcuni che non sono più fra noi….


LA NOSTRA NUOVA FRONTIERA
brevi considerazioni sulla situazione astigiana

UN PRESENTE IN BILICO
Asti oggi è in bilico tra stagnazione e sviluppo. L'industria tradizionale perde colpi , molte aziende si sono ridimensionate e de-localizzate, l'indotto FIAT ha perso il proprio potere trainante. Il piccolo commercio, che per decenni è stato la struttura portante dell'economia locale è in crisi. I piccoli negozi e le piccole imprese artigiane subiscono la concorrenza della grande distribuzione organizzata, che importa e distribuisce sul territorio prodotti e servizi concepiti in ogni parte del mondo. L'edilizia pubblica e privata, per una sorta di saturazione del mercato e per il cambiamento del ruolo dello Stato nell'economia, non riesce più ad essere un settore trainante come in passato. L'agricoltura tradizionale, da sola, non basta ad assicurare alla nostra terra prosperità e sviluppo. Anche la nostra Regione è pienamente entrata nell'epoca post-industriale, dove la ricchezza non è più assicurata solo dalla grande industria, ma soprattutto dal settore dei servizi e del terziario avanzato.

Abbiamo un punto di forza,il nostro territorio con le sue bellezze e con il vino, il nostro oro , che rappresenta il prodotto intorno al quale, adottando scelte coraggiose, innovative, lungimiranti, è ancora possibile costruire una grande prospettiva di sviluppo. Trasformato da semplice bevanda in esperienza di vita piena di significati simbolici, emotivi, culturali ed economici il vino e il territorio che lo produce possono diventare il vettore, anzi, il treno che dobbiamo prendere per arrivare allo sviluppo.
Ma serve qualcosa di nuovo, di grande e di diverso . Serve una nuova, condivisa visione del futuro, capace di mobilitare ingenti risorse e di aggregare gli interessi convergenti di tutte le forze sociali delle nostre terre e di quelle circostanti. Solo progetti di ampio respiro possono consolidare ed accrescere ricchezza e benessere delle zone più sviluppate, dare nuovo slancio e prospettiva all'economia delle zone più deboli, spazio a nuovi investimenti, creare nuovi posti di lavoro.

LA VISIONE DEL NOSTRO FUTURO.
Questa visione del nostro futuro consiste nel far identificare in tutto il mondo le terre del vino come “le terre del benessere e della qualità della vita” sotto i molteplici aspetti: ambiente, cultura, tempo libero, bellezze naturali, gastronomia, relazioni umane e sociali. Terre che valga la pena visitare, conoscere, almeno una volta nella vita e per noi di viverci sempre . Questa visione si condensa nel progetto Enolandia (un nome per comodità) , un progetto per guidare la nostra terra oltre la frontiera, nel mondo post-industriale.


IL PROGETTO
Che cosa è
E'un progetto per Asti e la sua provincia, per la nostra terra e la nostra gente:un progetto di sviluppo e di crescita che, attraverso l'alleanza fra Governo,Regione,Enti locali e operatori economici potrà far decollare l'astigiano e renderlo uno dei luoghi migliori per lavorare, investire e vivere.
Tale progetto, per quanto riguarda l'astigiano,costituisce il tassello locale di una iniziativa di più ampio respiro che partendo da Asti coinvolge prima il Piemonte e poi il Parlamrento attraverso l'approvazione di una LEGGE NAZIONALE “ Per la valorizzazione delle Terre del Vino italiane nel mondo”.

Lo scopo
Portare ad Asti 1000 miliard per realizzare le grandi opere e le iniziative che servono a rilanciare l'economia locale, creando nuovo sviluppo, ricchezza lavoro. .
Far diventare Asti ciò che solo potenzialmente è già, una “capitale mondiale del vino”, un polo fortemente attrattivo in grado di calamitare attenzione, risorse, denaro, investimenti da tutte le parti d'Italia, d'Europa e del globo. Abbiamo concrete potenzialità, un importante patrimonio culturale, artistico, e storico. Esso deve diventare la fonte della nostra ricchezza.
Riportare l'Astigiano ai livelli di benessere, sicurezza e prosperità dei suoi tempo migliori ( nel 1994 Asti balzò al 14 posto nella graduatoria nazionale per la qualità della vita e al “ posto per l'efficienza dei servizi)

Le azioni - creare un progetto - creare alleanze
Elaborare un progetto dal “ contenuto forte ” e riuscire stringere una forte “ alleanza ” tra le Terre del vino piemontesi : Monferrato, Langhe, Roero, Asti, Alba, Acqui,Casale, Ovada ,le provincie di Asti, Alessandria, Cuneo: Un milione di abitanti, 402 Comuni, la maggior produzione italiana di vino, l'area collinare più intensivamente coltivata d'Europa. Ciò è indispensabile per avere un peso adeguato a livello politico, istituzionale e legislativo e poter sostenere con successo una legge nazionale “ per la valorizzazione delle Terre del Vino.


A CHI CONVIENE QUESTO PROGETTO?

Conviene ai cittadini
. Conviene a tutti noi perché significa più servizi, più strutture, più ricchezza. Un territorio “forte” acquista un maggiore peso politico ed economico, attira più risorse e investimenti, genera più attività e più posti di lavoro per tutti.

Conviene alle imprese
. Le nostre imprese sono state le prime a capire i mutamenti e a reagirvi. Esse sono già avanti sulla strada della modernizzazione e hanno tutto da guadagnare se anche il sistema sociale, politico e istituzionale si adegua alle nuove esigenze, realizzando servizi e infrastrutture efficienti e funzionali, capaci di moltiplicare e diffondere su tutto il territorio le punte di eccellenza e di ricchezza che le nostre imprese più avanzate stanno realizzando.

Conviene al Piemonte
. Il Piemonte – conosciuto come regione industriale, spesso come una terra un po' fredda e chiusa – può diventare nell'immagine collettiva la terra del buon vivere, del buon mangiare, del buon bere, dello “stare bene”. Grazie all'unione di queste caratteristiche con il patrimonio naturale, paesaggistico, storico e tecnologico che il Piemonte già possiede, la nostra Regione potrà essere identificata come una delle più belle, più avanzate, più competitive regioni d'Europa. L' Amministrazione regionale sta attuando un grande sforzo per questa nuova immagine. Enolandia è un contributo in questa direzione.

Conviene all'Italia
: Enolandia è un grande progetto per tutto il Nord-Ovest del Paese e quindi per tutta l'Italia. Se il Nord-Est si è qualificato come la fucina della piccola e diffusa impresa manifatturiera e la Lombardia come un polo economico-finanziario europeo, il Piemonte - da sempre identificato nella grande industria, ora in evoluzione nel nuovo ordine economico post-industriale – può ora identificarsi come la terra dove sanno convivere al meglio tradizione e innovazione, tutto si unisce per garantire uno stile di vita migliore, più confortevole, più conviviale, più ricco di significati e di opportunità per tutti.


CIÒ CHE NON VOGLIAMO

Sia chiaro, infine, con questo progetto noi non vogliamo :
•  attirare sulle nostre terre un turismo ed un'economia distruttrice e rapace come talvolta è capitato ad alcune pregiate località del nostro Paese.
•  creare nuovi enti od organismi politici, tecnici o burocratici che si sovrappongano a quelli che gia operano sul territorio( ce ne sono già troppi).
•  quindi nessuna ingerenza o imposizione dall'esterno nella vita di province e comuni. E' un progetto che si costruisce dal basso e a cui si aderisce volontariamente , per interesse e per convinzione, in quanto si condividano le finalità e i “ parametri di qualità “ che saranno individuati.

Noi vogliamo aprire al mondo lo scrigno dei nostri tesori, vogliamo una terra viva, vitale, amica di chi le sarà amico, mantenendo però intatte le nostre caratteristiche e tradizioni.


LINEAMENTI DEL PROGETTO

E' un Progetto per il Nord Ovest, per Asti , per il Piemonte e per l'Italia, da costruire e realizzare insieme a chi ha con noi in comune territorio, natura, cultura, interessi e prospettive. E' lo sforzo di mettere insieme, moltiplicare e proiettare ovunque tutte le potenzialità del nostro territorio, fatto di bellezze diffuse e distribuite, sobrie e profonde, ma ancora incapaci di presentarsi e offrirsi come un qualcosa di unico e integrato in grado di sviluppare il massimo valore.

I passi da compiere

1° passo : COALIZZARSI :costituire una massa critica

Costruire intorno a sé una adeguata massa critica per raggiungere quella soglia di consistenza demografica e territoriale, che consenta al nostro territorio di avere una maggior influenza sul piano politico ed economico.
E' quindi necessario stringere opportune alleanze tra soggetti pubblici e privati uniti da forti interessi e prospettive di carattere economico, culturale e territoriale.
2° passo: DISTINGUERSI E CARATTERIZZARSI : una immagine riconoscibile
Con la mondializzazione in atto, contraddistinta da una concorrenza senza limiti e confini, l'urgenza di qualificarsi, distinguersi e caratterizzarsi è una questione vitale per qualunque comunità : non solo per crescere, ma innanzitutto per non regredire.
Le terre del vino, poste nel cuore del Piemonte, hanno la grande chance di caratterizzarsi come “terre del benessere” e della qualità della vita, dotandosi di caratteri propri ed esclusivi, che la rendano diverse da tutte le altre e, quindi, attrattive e competitive
3. passo: ORGANIZZARSI
Creare una struttura organizzativa capace di mettere insieme ruoli, poteri e competenze diverse (pubbliche, private, culturali, imprenditoriali, istituzionali, governative, parlamentari, regionali, locali) in modo da creare un blocco di forze politiche, economiche e sociali interessato a sostenere - per convinzione e per interesse - un grande progetto per le “ colline del vino” e sui modi per realizzarlo. UN TAVOLO POLITICO- ISTITUZIONALE con il compito di indicare gli obbiettivi, fornire gli indirizzi programmatici, fissare le caratteristiche generali e gli scopi cui devono tendere le proposte, i progetti, le iniziative che dovranno essere sviluppate sul piano tecnico.Compiti dunque di progettualità politica e di cooperazione legislativa . UN TAVOLO TECNICO-OPERATIVO per lo sviluppo delle iniziative e dei progetti e p er l' attuazione della cooperazione legislativa.
4. passo : ELABORARE UN PROGETTO CON “ UN CONTENUTO FORTE”
Il progetto deve essere in grado di:
-esprimere una valenza economica nazionale e una estensione territoriale di dimensioni e ampiezza tali da coinvolgere ed attirare su di sé l'interesse politico, economico, imprenditoriale e sociale di un rilevante coagulo di forze.
-indicare una linea di sviluppo basata, da un lato sul turismo e sulla residenza conviviale, ( anche attraverso l'attivazione di grandi strutture sociali, di infrastrutture e di servizi per lo svago) , dall'altro su nuovo processo di “ re- industrializzazione” per ricostituire il tessuto produttivo che in questi ultimi anni si è fortemente ridotto. Una scelta decisa per l'Università come centro di studi di alta qualificazione.
-individuare le iniziative legislative regionali e nazionali necessarie per creare la cornice giuridica necessaria all'attuazione di progetti innovativi a livello locale.


Per realizzare un progetto del genere occorrono molti soldi, gradi investimenti e cospicui finanziamenti. Io credo che per ottenere questi finanziamenti occorra avere la forza di far approvare una legge nazionale scritta da noi e che serva a noi e sia contemporaneamente coerente con gli interessi e gli indirizzi di politica economica nazionale.
Asti può diventare il motore di questo grande progetto . Sono anche certo che esso sia un obiettivo concretamente raggiungibile.
Personalmente mi metterò al servizio di questo obiettivo e lavorerò con chi vorrà condividerlo.



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La proposta di legge “ Valorizzazione delle Terre del vino italiano nel mondo ”